Il secondo round del campionato superbike si è appena concluso e sul circuito thailandese le due Kawasaki hanno occupato i primi gradini del podio lasciandoci intravedere la nota superiorità del pacchetto tecnico delle “verdone” che ci aveva accompagnato tutta la scorsa stagione.
In Gara1 Jonathan Rea ha conquistato la vittoria, dopo aver seguito agevolmente il compagno di squadra Tom Sykes per più di metà gara, sorpassandolo poi negli ultimi giri. Progetto non riuscito in Gara2 grazie anche all’aggressività con la quale Tom ha chiuso tutte le porte al campione del mondo, conquistando la prima vittoria stagionale e relegando Rea in seconda posizione. Terzo gradino conquistato in Gara1 dall’ottimo Van der Mark e in Gara2 da Chaz Davies che ha risollevato l’umore in casa Ducati.
Tutto troppo facile per i due piloti Kawasaki che si avviano anche quest’anno ad un testa a testa per la conquista del titolo iridato. Lontana la Ducati, che con il solo Chaz Davies riesce a contenere il gap che la divide dai primi della classe. Al progetto Panigale manca ancora la potenza massima sufficiente per giocarsela con le Kawasaki e le staccate al limite di Chaz sono l’unica arma a disposizione per mantenersi nel gruppo di testa. Ma si sa, quando si sfiora troppe volte il limite, l’errore è dietro l’angolo (vedi Australia) e sfidare il destino ad ogni gara non può essere la strategia di un’intera stagione.
Dalle ceneri di un progetto obsoleto risorge la Honda, che con Van der Mark sta scombinando le opinioni degli addetti ai lavori che vedevano la CBR1000RR nella via del tramonto. Vuoi la forma strabiliante dell’olandese volante, vuoi il lavoro fatto dal team sul motore quest’inverno, la “vecchia” CBR dimostra ancora che può stare con i primi. Dimostrazione confermata anche dai progressi di Hayden, quarto in Gara2 e sempre più a suo agio alla guida di una superbike.
Difetti di gioventù anche per la R1 ma il pacchetto di base per questa nuova avventura mondiale si dimostra avere un ottimo potenziale di crescita e i due alfieri Guintoli e Lowes hanno dato segnali positivi. Sesto alla partenza, i primi giri hanno visto Sylvain Guintoli lottare nel gruppo di testa con il suo compagno di squadra fino al terzo giro quando il trentaquattrenne francese ha avuto la meglio sul più giovane Alex. Mantenendo il suo ritmo malgrado l’attacco di Nicky Hayden e tenendo dietro Torres, Guintoli è riuscito a concludere la seconda gara dell’appuntamento tailandese in sesta posizione, portando a casa 40 punti che vogliono dire il quinto posto nella classifica del mondiale. Un’altra grande partenza per Lowes che partendo dalla settima posizione in griglia ha scavalcato due piloti nella gara di domenica. La sua determinazione lo ha portato a lottare con Chaz Davies per la quarta posizione e successivamente perdendo la posizione a vantaggio del suo compagno di squadra, ma continuando a lottare nel gruppo di testa fino al decimo giro, quando è stato costretto al ritiro per un problema tecnico.
Tra gli outsider, da sottolineare l’esordiente Reiterberger che sta continuando a stupire tutti, concludendo quinto e settimo in un circuito dove non aveva mai guidato prima. E adesso che torniamo in Europa cosa combinerà? Autentica rivelazione di queste prime fasi del campionato.
KAWASAKI: IL PROBLEMA E’ IN CASA?
Mentre tutte le altre case ufficiali continuano ad inseguire la migliore condizione, in casa Kawasaki l’unico problema sarà gestire il rapporto tra i due piloti.
Rea non ha apprezzato l’aggressività di Tom Sykes in gara2 definendola “eccessiva” e minaccioso ha confermato ai giornalisti di “aver imparato la lezione”. Tom Sykes non starà di certo a guardar vincere il suo compagno di squadra senza provarci e Gara2 ne è stato l’esempio.
Che sia cambiato qualcosa dopo questo weekend tra i due? Non ci resta che seguire la prossima gara di Aragon per capirlo.
Le Pagelle del secondo Round:
Jonathan Rea: 8
Tom Sykes: 8
Michael Van der Mark: 8
Chaz Davies: 7.5
Davide Giuliano: 5
Nicky Hayden: 7-
Sylvain Guintoli: 6.5
Alex Lowes: 6
M.Reiterberger: 7.5
Jordi Torres: 6+
Lorenzo Savadori: 6.5
Alex De Angelis: 6.5