Austin – #Austingp #MotoGP
Gli spunti dopo un Gp già passato alla storia.
Terminato il secondo round del campionato Motogp svolto nel circuito di Thermas de Rio Hondo in Argentina, è in arrivo la gara di Austin. La classifica generale vede Cal Crutchlow al comando (38 punti) , seguito da Andrea Dovizioso (35 punti) Joan Zarco (28 punti) Maverick Vinales (21 punti) e Marc Marquez (20 punti).
È stata una gara difficile, ricca di colpi di scena, dove la ricerca del feeling e la gestione degli pneumatici sono state le chiavi fondamentali per portarsi a casa i 25 punti in palio.
Siamo solo al terzo appuntamento di una lunga stagione ed è facilmente intuibile che gli ultimi eventi accaduti, in pista e fuori, avranno delle ripercussioni in tutto il campionato.
Cosa ci aspetta ad Austin?
In pista il binomio Honda-Marquez parte come favorito,visto che da quando il 25enne spagnolo corre in MotoGP non è mai sceso dal gradino più alto del podio in tutte le gare degli Stati Uniti.
In Argentina il 93, dati alla mano, avrebbe potuto vincere con un vantaggio abissale. Tralasciando quello che è successo, deve essere un campanello di allarme per tutti i rivali.
Forti di un mezzo che funziona benissimo, anche nella mani private di Crutchlow, tutte le Honda si presentano potenzialmente veloci. Ducati e Yamaha (Zarco e Petrucci compresi) dovranno fare uno step” per potersi lottare la vittoria con la casa dell’ala dorata.
LA SITUAZIONE DELLE ALTRE CASE
La Suzuki, sorpresa tecnica di questo inizio di campionato, si è dimostrata molto veloce nella mani di Rins e cresce la curiosità di vedere la GSX-RR sul tracciato di Austin anche con un Andrea Iannone che dovrà ristabilire le gerarchie all’interno del team.
In casa Aprilia è arrivato il momento di convertire i buoni risultati delle prove in punti iridati.
Grazie a Redding sono solo 4 i punti ottenuti dalla casa di Noale, attualmente ultima nella classifica costruttori. Aleix Espargaro è ancora relegato a 0 punti e, nonostante sia esente da responsabilità per i risultati ottenuti, è chiamato a disputare una solida performance per raddrizzare una stagione partita male.
KTM è al penultimo posto nella classifica costruttori con soli 5 punti, ottenuti da Pol Espargaro con l’undicesimo posto in Argentina. Non sono segrete le ambizioni del team austriaco che ha dichiarato di voler schierare un top rider nella stagione 2019. Per convincere un “Big” della MotoGP a vestire la casacca arancione, servirà raggiungere garanzie tecniche di un certo livello entro tempi relativamente brevi, considerato il trend frenetico del mercato piloti.
IL PUNTO SUI ROOKIE
Da menzionare la prestazione di Syahrin, che si è concesso il lusso della sua prima top ten. Il debuttante malese,chiamato a sostituire Folger,sta stupendo tutti gli addetti ai lavori con le sue buonissime prestazioni e,ciliegina sulla torta, comanda la classifica rookie.
Separato da tre lunghezze lo insegue Franco Morbidelli, quattordicesimo in Argentina e a punti anche nell’appuntamento di apertura. Buone le prestazioni dell’italiano che sta adattandosi alla categoria step by step.
Il terzo ed ultimo rookie in classifica è Nakagami con 3 punti guadagnati tutti in terra argentina. Il giapponese ha già dimostrato il suo talento in Moto2, vedremo se riuscirà a sfoggiarlo anche in top class.
Nonostante siamo solo al terzo appuntamento, Austin si rivela già uno snodo importante del campionato. Oltre a chi cercherà conferme, sono molti i piloti chiamati ad una prestazione maiuscola per recuperare punti in campionato. Per chi non ha stipulato ancora un contratto, urgono prestazioni di un certo livello per confermarsi o diventare appetibili per altri team.
Qualcuno riuscirà a fermare Marquez? Le scommesse sono aperte e non ci resta che aspettare che la pista ci dia il suo verdetto.