MOTOGP ARGENTINA: Che la gara della motogp fosse nata sotto una cattiva stella, visto le condizioni meteo e della pista molto incerte, lo si era capito subito. Il caos generale che c’è stato però è andato ben oltre le aspettative.
IL PRIMO DRAMMA
Il primo dramma è già servito: nel giro di allineamento tutti i piloti rientrano ai box per sostituire la moto ed uscire con le slick. Tutti tranne Jack Miller che aveva già preso questa decisione. Lo scenario è surreale… Jack Miller unica moto in griglia e il resto dei piloti che sgomitano per prendere il posto migliore in fondo alla pitlane. Dramma finito? Assolutamente no. La direzione gara annuncia la “start delayed” ovvero partenza ritardata e procedure di allineamento da ripetere.
Jack Miller e il suo staff, increduli, osservano i piloti scendere dalle moto e rientrare ai box e iniziano a chiedere spiegazioni. L’unico team che, con un pizzico di sano rischio (leggere STRATEGIA), aveva preso la decisione giusta nella prima procedura di partenza. Vantaggio “onestamente” guadagnato portato via da sotto il naso senza una spiegazione plausibile…della serie….”Avete ragione ma siete stati gli unici”
LA GRIGLIA ASSURDA
A questo punto la direzione gara, forse svegliata dai tecnici Pramac, si accorge del possibile torto inflitto al team satellite Ducati e decide di “inventarsi” una griglia con il solo Jack Miller in prima fila, e il resto dei piloti relegato 5 file indietro.

© Motogp Argentina
Mai visto niente di simile. Favore reso a Miller? Neanche per sogno. Se i piloti fossero partiti dalla pit lane il guadagno di Jack dopo la prima curva sarebbe stato molto più ampio, da ipotizzare circa 25/30 secondi a salire, visto il caos di piloti aggrovigliati in una parte della pista che è strettissima e di certo non sarebbero mancati contatti e azioni pericolose. Ma il flag to flag, la procedura di cambio moto in caso di variazione delle condizioni meteo per permettere la sostituzione degli pneumatici, che fine ha fatto? Non era stata inventata per questo?
Assurdo. Ma non finisce qui, incredibilmente.
LA PARTENZA DI MARQUEZ

© Motogp Argentina
Marquez alza la mano, scende dalla moto e inizia a spingerla davanti a se. La moto si è spenta. Un commissario corre verso di lui quando finalmente, con un balzo felino, il pilota spagnolo riesce ad accendere l’ultra compresso motore Honda, TORNA INDIETRO e si riposiziona nella sua casella.
Qui sono caduto dalla sedia.
Invece di accompagnarlo fuori dalla griglia e farlo partire dalla pit lane, il direttore di gara accende i semafori e da il via alla gara. Solo dopo alcuni giri decide di punire il comportamento scorretto di Marquez con un ride through.
Marquez doveva essere penalizzato immediatamente, senza permettergli di poter partire con il gruppo.
Una serie di errori mastodontici e professionalmente inaccettabili che gettano pesanti ombre sulla competenza generale dell’organizzazione.
Una gara falsata, fin dalle prime battute. Una gara iniziata male e finita peggio.